Rapporto CNESC: Terzo settore e Servizio Civile Universale tra numeri, sfide e visione futura

È stato pubblicato il XXIII Rapporto Annuale della CNESC, documento che presenta l’andamento del Servizio Civile Universale nel biennio 2023-2024, a partire dal bando ordinario 2022. Un’analisi dettagliata, curata dalla Commissione nazionale enti di servizio civile, alla quale aderisce anche ANCoS APS, che si conferma tra gli attori attivi del sistema.

Il Rapporto documenta in modo esaustivo le attività e i contributi degli enti del Terzo Settore, accomunati dalla volontà di sostenere il servizio civile come percorso di crescita individuale e collettiva, ma anche come forma di difesa civile non armata e mezzo per consolidare una cultura della pace, dell’inclusione e della partecipazione attiva.

Oltre 25 mila posizioni finanziate e 134 milioni investiti

Il bando 2022 è stato uno dei più rilevanti mai attivati, con 71.550 posti messi a disposizione a livello nazionale. Di questi, 25.679 sono stati coperti da progetti degli enti associati alla CNESC, che hanno ricevuto 37.631 domande di partecipazione da parte dei giovani.

I dati evidenziano l’ampiezza e la qualità del lavoro svolto: il 93,4% delle posizioni CNESC richieste è stato finanziato. Le aree principali di intervento sono state:

  • Assistenza (53,5% delle posizioni);

  • Educazione e promozione culturale (28,9%);

  • Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale (10,8%).

Oltre alla quantità, colpisce la solidità dell’investimento: gli enti della CNESC hanno impiegato quasi 134 milioni di euro di risorse proprie. A fronte di uno stanziamento pubblico complessivo di circa 360 milioni, è un contributo che testimonia una dedizione concreta e costante.

Importante anche il dato sulle risorse umane: oltre 12.000 operatori locali e più di 1.200 unità organizzative centrali hanno garantito supporto alle attività su tutto il territorio nazionale e anche all’estero.

Il ruolo di ANCoS e la forza della rete

Tra i protagonisti del sistema CNESC figura anche ANCoS APS, che da oltre 20 anni ha contribuito a realizzare percorsi di qualità per i giovani. Con sedi progetti inclusivi e attenzione costante ai temi sociali, ANCoS conferma la propria dedizione nel diffondere i valori del Servizio Civile Universale in contesti locali e nazionali.

La rete complessiva degli enti CNESC comprende oggi 31 realtà accreditate, con 19.817 sedi operative in Italia e 1.722 all’estero, distribuite capillarmente in tutte le regioni.

Partecipazione e visione di futuro

Il Rapporto evidenzia una diminuzione della partecipazione giovanile. Le cause sono molteplici: precarietà lavorativa, sfiducia, disorientamento post-pandemia. Per questo, il documento spinge su un maggiore investimento nella promozione del SCU, semplificare i percorsi di accesso e rendere più fruttuose le collaborazioni con scuole e università.

Uno degli elementi più dibattuti è quello della certificazione delle competenze, introdotta nel bando 2022 in modo obbligatorio. Il sistema, però, ha mostrato criticità nella sua attuazione. Solo con il recente Decreto 185/2024 si è avviata una regolamentazione nazionale più chiara, utile a dare il giusto peso alle competenze acquisite in ambiti non formali come il servizio civile.

Rapporto CNESC 2025

La presentazione del XXIII Rapporto CNESC a Roma

Il XXIII Rapporto CNESC sarà presentato il prossimo 5 giugno 2025, durante l’incontro promosso dal Forum del Terzo Settore, dedicato al tema “Giovani, pace, cittadinanza: il contributo del Terzo Settore al Piano Triennale del Servizio Civile Universale”. Un’occasione per approfondire i risultati e riflettere sul futuro del SCU.

Per partecipare, è possibile iscriversi all’incontro tramite il modulo online.

L’incontro si terrà martedì 24 giugno a Roma dalle ore 9.30 alle 13.30, in Via Stamira 5. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming tramite canale YouTube del Forum Terzo Settore.