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Illuminazione dell’Acquedotto Vasariano di Arezzo

Importanza Storica dell’Acquedotto Vasariano
L’Acquedotto Vasariano non è solo un’opera ingegneristica, ma rappresenta anche un simbolo della storicità di Arezzo. Ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo urbano, contribuendo a rendere la città un centro vitale per il commercio e la cultura. La sua esistenza ha influenzato l’architettura e l’urbanistica della zona circostante.
Caratteristiche dell’Acquedotto Vasariano
L’Acquedotto Vasariano si distingue per le sue imponenti arcate in pietra, che si estendono per oltre 800 metri. La struttura è caratterizzata da un design elegante, che combina funzionalità e estetica. Le arcate, alte fino a 20 metri, sono un esempio di ingegneria rinascimentale, evidenziando l’abilità degli architetti dell’epoca.
Rilevanza Attuale dell’Acquedotto Vasariano
Oggi, l’Acquedotto Vasariano non è solo un monumento storico, ma continua a essere un elemento chiave per la valorizzazione del patrimonio culturale di Arezzo. Progetti come l’illuminazione artistica non solo preservano la sua bellezza, ma contribuiscono anche a educare le nuove generazioni sull’importanza della storia locale.
Il progetto di illuminazione dell’Acquedotto Vasariano
L’Acquedotto Vasariano di Arezzo, tra le testimonianze più affascinanti dell’architettura storica toscana, torna a risplendere grazie a un nuovo intervento di valorizzazione promosso da ANCoS APS. L’opera è stata realizzata grazie a una parte del contributo 5×1000 alla cultura, destinato dal Comitato ANCoS di Arezzo in collaborazione con la Fraternita dei Laici.
Un progetto tra restauro del paesaggio e valorizzazione culturale
Il progetto non si limita alla semplice illuminazione: prima dell’installazione, infatti, è stato necessario un attento lavoro di livellamento del terreno. Nei secoli, l’area intorno all’acquedotto ha subito alterazioni a causa delle lavorazioni agricole e dell’accumulo naturale di terra.
L’intervento ha previsto una nuova profilazione del suolo, per riportare il paesaggio alle sue quote e linee originali, nel pieno rispetto dell’autorizzazione storica. Il terreno è stato rimodellato in modo organico, riducendo l’elevazione a monte e compensando con riporti a valle, così da armonizzare l’ambiente attorno alle campate dell’acquedotto.
Una luce che valorizza, senza invadere
L’aspetto più innovativo del progetto è l’approccio all’illuminazione artistica. Il sistema scelto prevede l’installazione di corpi illuminanti al centro delle arcate. Questa soluzione non punta a illuminare direttamente l’intera struttura, ma a creare un effetto visivo suggestivo e moderno.
Solo l’interno dei pilastri e delle volte viene colpito dalla luce, che si riflette delicatamente sul terreno, generando un’atmosfera soffusa. Non si illumina il “pieno”, ma il “vuoto”: l’effetto è quello di una presenza percepita, discreta ed elegante, che emerge nella notte senza imporsi visivamente.
Un acquedotto che si percepisce più che si vede
Grazie a questa scelta progettuale, l’acquedotto si delinea nel paesaggio notturno della collina di San Fabiano, integrandosi perfettamente nel contesto naturale e urbano. Non è un’illuminazione funzionale, ma concettuale, pensata per esaltare il valore simbolico e storico di un’opera che fa parte dell’identità culturale della città.
Questa iniziativa rappresenta un perfetto esempio di come i fondi del 5×1000 ANCoS possano contribuire alla tutela e valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico, restituendo ai cittadini e ai visitatori luoghi di bellezza autentica, raccontati con il linguaggio della luce.
Note
Anno finanziario: 2022 – Importo finanziato: € 5.000
