Un crocifisso ottocentesco ritrovato a Villa Verucchio: al via il restauro grazie ad ANCoS

Un prezioso crocifisso dell’Ottocento, parte integrante degli antichi arredi della chiesa di San Paterniano a Casalecchio di Villa Verucchio, torna oggi al centro dell’attenzione grazie a un intervento di restauro conservativo che unisce tutela del patrimonio, artigianato e partecipazione della comunità.

L’opera, rinvenuta durante recenti lavori di recupero dell’area, rientra nel progetto “Mani d’Arte e Memorie Ritrovate”, promosso da ANCoS APS nell’ambito delle iniziative di valorizzazione culturale sostenute dal 5×1000.

Un’opera ritrovata in un luogo carico di storia

Della chiesa di San Paterniano, attestata già dal XIII secolo, oggi restano poche ma significative tracce, tra cui il caratteristico campanile a vela. L’intero complesso è stato recentemente oggetto di interventi di recupero e valorizzazione, che hanno permesso di riportare alla luce anche il crocifisso, custodito insieme al tabernacolo.

restauro crocifisso villa verrucchio

Il restauro è affidato alla competenza di Nicola Crispino di Ottagono Restauro Legno, che opererà nel pieno rispetto dei materiali e delle tecniche originarie, con l’obiettivo di preservare l’identità storica e artistica dell’opera.

Il ruolo di ANCoS APS Rimini e il valore del 5×1000

A sostenere economicamente l’intervento è ANCoS APS Rimini, realtà da anni impegnata nella tutela del patrimonio culturale e nella promozione di progetti a forte impatto sociale.

Le risorse utilizzate provengono dalle donazioni del 5×1000, che ANCoS ha destinato a più interventi di recupero, tra cui in precedenza il restauro conservativo del portoncino ligneo e delle vetrine originali della storica Stamperia Marchi di Santarcangelo.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno nazionale di ANCoS dedicato ai restauri e alla valorizzazione dei beni artistici e storici.

Restauro come esperienza educativa e partecipata

Il restauro del crocifisso non è pensato come un intervento riservato agli addetti ai lavori, ma come un’occasione di coinvolgimento attivo della comunità, in particolare dei più giovani. Nell’ambito del programma “In dialogo col restauro”, gli studenti delle classi seconde e terze della scuola media Pazzini di Verucchio hanno già preso parte a visite guidate e momenti di confronto diretto con i restauratori.

Accanto all’osservazione dell’opera, i ragazzi sono coinvolti in piccoli laboratori pratici, durante i quali imparano a riconoscere materiali, decorazioni e tecniche di lavorazione del legno, sperimentando in prima persona il valore del lavoro artigiano.

Anche i visitatori del Museo Civico Archeologico di Verucchio hanno la possibilità di assistere alle fasi di restauro e dialogare con i professionisti, rafforzando il legame tra museo, territorio e patrimonio diffuso.

Un bene restituito alla comunità

Al termine dell’intervento, il crocifisso restaurato sarà ricollocato nella parrocchia di Villa Verucchio, consentendo alla comunità locale di riappropriarsi di un bene identitario, testimone della propria storia e delle proprie radici.

All’avvio dei lavori erano presenti, tra gli altri, don Pierpaolo Conti, parroco di Villa Verucchio, e la sindaca Lara Gobbi, che ha sottolineato il valore culturale ed educativo dell’iniziativa, capace di avvicinare i giovani a un patrimonio spesso poco conosciuto ma profondamente legato al territorio.

Un messaggio condiviso anche da Davide Cupioli, presidente di Confartigianato Imprese Rimini, che ha evidenziato come il lavoro degli artigiani contribuisca ogni giorno a mantenere viva la memoria collettiva, trasformando il restauro in un gesto concreto di responsabilità sociale.

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