Covid-19 e solitudini

Durante il periodo di pandemia, il fenomeno delle solitudini involontarie ha colpito la nostra società, soprattutto fra gli anziani. Nell’obiettivo di riportare le città ad una dimensione più accogliente ed inclusiva, si rende necessario promuovere azioni e iniziative mirate alla creazione di reti di comunità solidali attorno alle tante persone e famiglie che in quanto sole finiscono per essere “invisibili” agli occhi dei più, con l’obiettivo di sperimentare nuovi canali e servizi dedicati di supporto, ascolto e sostegno.

In tale contesto, Welfare Insieme organizza coordina e gestisce, attività di assistenza, ascolto e supporto agli anziani soli e vulnerabili. In particolare, il suo impegno è rivolto alla gestione di un progetto, denominato “Pronto? Ti ascolto!” che prevede il sostegno telefonico, gestito da remoto da un team di psicologi professionisti, a favore degli anziani soli e fragili.

In particolare, l’attività di ascolto e sostegno è rivolta a Soci ANCoS e pensionati ANAP, over 60 a rischio di isolamento, solitudine, depressione e in condizioni aggravate dall’isolamento domiciliare forzato imposto dall’emergenza sanitaria da Covid-19, al fine di rispondere in maniera strutturata, professionale ed efficace ai nuovi bisogni sociali scaturiti della pandemia in atto.

Il servizio

È stato attivato un numero verde dedicato, accessibile da remoto dal lunedì al sabato. Componendo il numero, l’utenza entra in contatto con un centralino dedicato, che identifica il primo psicologo disponibile. In un secondo momento, il centralino ricontatta l’utente e concorda con l’interessato, data e orario del primo consulto, completamente gratuito per il beneficiario, della durata di un’ora. Non è previsto un numero massimo di telefonate per persona, e ogni telefonata potrà durare fino a 25 minuti. L’utente potrà dunque richiamare il centralino quando vorrà, per fissare successivi momenti di counseling, venendo seguito dallo stesso psicologo.

Partendo dai dati e dalle informazioni di contesto offerte dalla gestione del servizio di ascolto e supporto piscologico, grazie alla propria presenza sempre più capillare sul territorio, Welfare insieme metterà inoltre a disposizione le proprie professionalità per sostenere e supportare – sempre in tema di solitudini involontarie – gli operatori del servizio civile universale avviati nell’ambito del progetto ANCoS denominato “Cittadinanza attiva contro il disagio e le solitudini nei territori”, impegnati nell’individuare e costruire “sentinelle sociali” capaci di intercettare le solitudini e le fragilità, costruendo una rete diffusa tra tutti i soggetti della comunità.

In particolare, risulterà fondamentale il contatto di Welfare Insieme con la rete dei CSV, grazie ai quali sarà possibile raccogliere dati, ricerche, informazioni sul fenomeno di riferimento, da mettere a disposizione degli operatori volontari del servizio civile e che consentiranno, grazie all’osservazione, di individuare eventuali situazioni di disagio e fragilità particolari, da contattare e supportare grazie agli esperti del servizio “Pronto? Ti ascolto!”.

Questi processi consentiranno l’avvio di un sistema virtuoso, mirato a sperimentare nuove possibilità per fronteggiare vecchi e nuovi rischi sociali connessi alle solitudini degli anziani, ma anche di famiglie in condizioni di disagio ed emarginazione, diffondendo, direttamente e tramite i volontari, la cultura della tutela e del sostegno ai cittadini più vulnerabili, con particolare riguardo agli anziani, con il supporto delle reti locali di partner e delle istituzioni pubbliche e private preposte.

Il raggiungimento di tale finalità sarà guidato dalle seguenti priorità:

  • Individuare e cercare di prevenire e limitare le cause della solitudine, con una cultura volta alla valorizzazione del ruolo delle persone anziane
  • individuare le fragilità: contribuire, con il proprio supporto sul territorio, a portare alla luce eventuali situazioni latenti, grazie allo sviluppo di sistemi di mappatura e monitoraggio delle fragilità e delle situazioni a rischio
  • realizzare una corretta lettura delle fragilità, introducendo azioni di contrasto alla solitudine ed all’isolamento, costruendo, in collaborazione con le sedi ANCoS a livello locale, reti di contatto attivo e di sostegno anche informale
  • porre al centro degli interventi la vita e l’attività delle persone e delle famiglie (welfare integrato), non solo il bisogno di cura
  • sostenere e rafforzare le forme aggregative spontanee (volontariato–associazionismo) per iniziative inerenti al rafforzamento delle reti sociali e relazionali

Welfare insieme, quindi, partendo dal rafforzamento del progetto “Pronto? Ti ascolto!”, intende sostenere e supportare le proprie reti di collaborazione e di sostegno all’associazionismo e al volontariato, per promuovere in maniera più capillare iniziative già realizzate e conferire il ruolo di osservatorio privilegiato alle reti sociali in cui è inserita, anche grazie alla ricognizione delle esperienze realizzate sui territori negli anni precedenti, alla selezione di quelle più significative sotto il profilo dell’efficienza e della replicabilità e alla diffusione di buone pratiche di contrasto dell’isolamento, che siano adattabili a realtà differenti.

Sempre di più sarà importante il senso di comunità, il contributo di ciascuno, la condivisione di valori ed esperienze, la solidarietà e l’attenzione all’altro, che non vanno delegati solo ed esclusivamente alle istituzioni o al sistema di welfare pubblico, ma deve diventare, ogni giorno di più, una responsabilità di tutti, soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili, come gli anziani e ancor più gli anziani soli.

Anno finanziario: 2020 – Importo finanziato: 150.000