Ludosofia

Dal terremoto all’alluvione, dal nubifragio all’eccezionale nevicata di gennaio 2017, con danni che spesso sono provocati anche dalla fragilità del territorio e dall’inadeguata prevenzione dei fenomeni meteorologici, si è riaperta per l’Abruzzo una ferita mai rimarginata del tutto, esattamente dal 6 aprile 2009 all’Aquila, facendo riemergere quelle paure che mai, con il passare degli anni, si è completamente riusciti a tenere sotto controllo. I bambini reagiscono a tali stress in tanti modi diversi, con comportamenti spesso legati alla differente età.

Per esempio, è molto probabile un comportamento regressivo tra i bambini più giovani (sotto i 7 anni), mentre tra i bambini più grandi sono più comuni gli agiti e la chiusura. Si possono aiutare i ragazzi che hanno vissuto tali disagi, cercando di comprendere che cosa hanno provato, di riconoscere i segni di sofferenza e di capire quando i bambini hanno bisogno di un aiuto in più.

Si possono inoltre aiutare i bambini a far fronte alle situazioni difficili fornendo un’atmosfera di sicurezza e sostegno, un posto dove sanno che loro sono importanti e possono portare le loro domande, dove le loro azioni hanno delle conseguenze e dove possono contare su persone e cose positive.

L’intento di ANCoS

L’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive, attraverso il Comitato provinciale di Chieti e in collaborazione con la Cooperativa Sociale IRIS – Chieti, attiva nell’erogazione di servizi socioassistenziali e socio-sanitari ad anziani, diversamente abili e minori, ha promosso un progetto finanziato con l’ausilio del contributo 5 per mille, partendo dall’idea di rovesciare la prospettiva educativa, iniziando non dalla didattica, ma dalle emozioni e dai vissuti dei bambini: solo garantendo uno sguardo attento e profondo alla loro storia, alle loro esperienze e al loro mondo interno è possibile sostenere una crescita serena ed equilibrata.

L’intento è quello di aiutare a sviluppare pian piano la consapevolezza di sé, fornendo uno spazio fisico e psichico di libera espressione, che possa offrire proposte adeguate alle rispettive età, alle competenze cognitivo-relazionali e agli specifici bisogni emotivo affettivi. L’idea progettuale è basata su un percorso socioeducativo, articolato in tre settimane, appositamente studiato per 25 bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni.

Obiettivi del progetto

Gli obiettivi generali del progetto:

  • Offrire alle famiglie e ai bambini coinvolti un supporto educativo;
  • contribuire allo sviluppo dell’autonomia organizzativa e di pensiero del bambino
  • favorire l’integrazione e la socializzazione, anche multiculturale, tesa all’acquisizione della diversità delle persone e delle culture
  • valorizzare l’esperienza dei bambini, la loro visione del mondo, le loro idee sulla vita, in quanto patrimonio conoscitivo e comportamentale
  • stimolare l’aiuto fra i pari, il reciproco rispetto, la collaborazione, il dialogo, l’impegno e la responsabilità, favorendo la crescita di una cultura della solidarietà e della collaborazione nella società.

Anno finanziario: 2014 – Importo finanziato: € 12.000