Sentinelle nelle professioni contro la violenza
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La violenza di genere resta un fenomeno diffuso e spesso sommerso. Molte donne subiscono abusi fisici, psicologici, economici o persecutori senza chiedere aiuto. Il progetto Sentinelle contro la violenza, finanziato anche con i fondi del 5 per mille, vuole rafforzare le reti informali di sostegno e diffondere una cultura fondata sul rispetto, sulla parità di trattamento e sulla tutela dei diritti femminili.
Un progetto per riconoscere i segnali e offrire supporto discreto
L’iniziativa mira a creare nuovi presìdi capaci di ascoltare, orientare e sostenere le donne che vivono situazioni di rischio. Molte realtà frequentate ogni giorno da ragazze e donne diventano luoghi strategici per intercettare i primi segnali. Tra queste rientrano:
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saloni di estetica e acconciatura
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centri benessere
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palestre e società sportive dilettantistiche
Questi contesti favoriscono un contatto diretto e continuativo, utile per un ascolto empatico e non giudicante. Le operatrici e gli operatori possono così offrire informazioni sui servizi territoriali, incoraggiare la richiesta di aiuto e indirizzare verso professionisti qualificati.
Obiettivi chiari per una comunità più consapevole
L’iniziativa punta a:
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aumentare la conoscenza dei segnali della violenza sulle donne
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diffondere una cultura basata su pari diritti e opportunità
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sviluppare capacità di ascolto e attenzione nelle professioni che dialogano quotidianamente con le donne
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fornire indicazioni chiare sui percorsi di aiuto
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far conoscere la rete locale composta da Forze dell’ordine, Pronto soccorso, Centri antiviolenza e Servizi sociali
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promuovere il progetto nelle scuole professionali e nelle imprese del benessere
L’obiettivo è costruire una rete attiva che coinvolga giovani, lavoratrici, imprenditrici e operatori sportivi, così da ridurre l’isolamento che spesso accompagna la vittima.
Costruire la rete territoriale: un lavoro condiviso
Il progetto nasce dalla collaborazione tra ANCoS APS Caserta, Soroptimist Caserta e Confartigianato Caserta. La rete coinvolge formatori, scuole professionali, Forze dell’ordine, presidi sanitari, enti sociali e centri antiviolenza.
Un incontro pubblico per presentare il programma e avviare una collaborazione stabile tra tutti gli attori. È in valutazione anche un bollino di certificazione per identificare le imprese che aderiscono al percorso formativo e si impegnano come presìdi sicuri.
Un percorso formativo mirato e accessibile
Il programma formativo è rivolto a:
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scuole professionali per estetisti e parrucchieri
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operatori e operatrici del benessere
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centri sportivi e palestre
La durata è di tre ore, suddivise in due moduli.
Modulo 1: comprendere la violenza di genere
Il primo modulo analizza:
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cosa si intende per conflitto e violenza
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stereotipi e discriminazioni
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dinamiche delle relazioni intime
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ciclo della violenza
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principali forme di abuso, incluse quelle psicologiche ed economiche
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conseguenze nel tempo
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strumenti di tutela e quadro legislativo
Modulo 2: essere parte della rete di aiuto
Il secondo modulo descrive il ruolo dei servizi territoriali:
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Pronto soccorso: riconoscere i segnali e accogliere in sicurezza
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Forze dell’ordine: protezione e gestione dell’emergenza
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Centri antiviolenza: comunicazione efficace e analisi dei fattori di rischio
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Servizi sociali: sostegno per donne e minori
La formazione è proposta sia in presenza sia in modalità on demand, per permettere la partecipazione anche a chi lavora. L’obiettivo è costruire una rete ampia e stabile di presìdi capaci di riconoscere i primi segnali di abuso e orientare verso un percorso di tutela.
Note progetto:
Anno finanziario: 2023 – Importo finanziato: € 8.000