Andiamo in rete: sport e inclusione sociale nel nuovo protocollo d’intesa

E’ stato presentato venerdì scorso il nuovo protocollo d’intesa “Andiamo in rete” per un nuovo sviluppo di attività sportive e inclusione sociale per i ragazzi. Il protocollo coinvolge non solo l’ANCoS Confartigianato Persone, ma anche l’Università Politecnica delle Marche, Confartigianato, l’Ancona-Matelica e CUS Ancona.

Obiettivo primario sarà lo sviluppo di nuove attività, per avvicinare partendo dai bambini delle scuole materne sino agli studenti universitari, al mondo dello sport e ai valori di inclusione sociale, oltre che alle giusta e corretta alimentazione, per migliorare il proprio benessere psico-fisico.

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Da oltre vent’anni ANCoS, l’Associazione di promozione sociale di Confartigianato, è attiva nel sociale, nello sport e nella solidarietà con numerosi progetti che puntano a migliorare la qualità della vita dell’individuo e della società che lo circonda.

“Un’iniziativa fondamentale nata per fare rete sul territorio: Confartigianato è da sempre attiva con il mondo scuole, garantendo l’orientamento a tremila giovani tra le province di Ancona e Pesaro e Urbino – ha dichiarato il Segretario Marco Pierpaoli – e siamo in prima linea con Confartigianato Persone e ANCoS nella promozione di iniziative di sport e volontariato sociale.

Siamo consapevoli dell’importanza di favorire iniziative come questa, per offrire un esempio positivo ai giovani e perché i principi della correttezza, dell’osservanza delle regole del gioco, della solidarietà sui quali si fonda l’etica stessa dello sport, offrano, a chi lo pratica, la possibilità di sentirsi parte di una comunità più ampia – ha detto Marco Pierpaoli, Segretario Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino.

“Per tale motivo ci poniamo come facilitatori dello sviluppo dei rapporti tra le varie realtà coinvolte, la città, il mondo scuola, quello istituzionale ed economico – ha concluso – nell’ottica dello sviluppo di un progetto duraturo nel tempo, che abbia la capacità di portare nel tempo un grande valore aggiunto per lo sviluppo dei nostri ragazzi, per strapparli a fenomeni come bullismo e dipendenza da sostanze stupefacenti. Il tempo delle parole è finito, servono fatti e azioni concrete”.