Come i volontari del servizio civile riducono il digital gap

Il digital gap, ovvero la disparità di accesso e competenze digitali tra le diverse fasce della popolazione, è un fenomeno che riguarda molti paesi, tra cui l’Italia. Secondo recenti studi, in Italia una parte significativa della popolazione è esclusa dai benefici e dalle opportunità offerte dal mondo digitale, come l’accesso ai servizi online, l’informazione, la comunicazione, la formazione, il lavoro, la cultura, il tempo libero.

Tra le categorie più vulnerabili al digital gap ci sono gli anziani, che spesso non hanno le conoscenze, le risorse o la fiducia necessarie per utilizzare le tecnologie digitali. Questo li rende più isolati e meno partecipi alla vita sociale, soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria come quello che abbiamo vissuto di recente. Per questo motivo, è fondamentale promuovere iniziative di formazione e supporto agli anziani per aiutarli ad acquisire le competenze digitali di base e a sfruttare le potenzialità della rete.

Un esempio di queste iniziative è il Servizio Civile Digitale, attraverso i progetti promossi dagli enti accreditati come l’ANCoS Aps, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive, che ha l’obiettivo di ridurre il digital gap in favore delle categorie vulnerabili, come gli anziani. L’ANCoS Aps opera da oltre 20 anni nel campo della solidarietà, dell’inclusione, dell’educazione, della cooperazione internazionale e del sociale. Tra le sue attività, promuove da oltre un decennio il servizio civile, un’esperienza di impegno sociale e civile rivolta ai giovani tra i 18 e i 28 anni, che possono dedicare un anno della loro vita a un progetto di utilità sociale, presso la propria provincia di appartenenza.

I progetti e le opportunità di crescita

L’ANCoS Aps, con due progetti ad hoc, ha avviato un percorso formativo con ben 198 giovani volontari provenienti da tutta Italia. Suddivisi in tre gruppi di formazione in presenza, il primo percorso si è svolto dal 19 al 21 febbraio, il secondo dal 21 al 23 ed il terzo e ultimo dal 26 al 28 febbraio. Alla formazione in presenza seguirà un periodo di formazione in FAD, cui si affiancheranno i percorsi di formazione sincrona e asincrona online promossi e gestiti direttamente dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile universale.

I progetti di servizio civile digitale

Digital Welf@re Point: orientare e facilitare l’accesso ai servizi online della PA

Nello specifico i giovani volontari supportano gli utenti fragili nell’accesso ai servizi di welfare nazionali e territoriali di natura digitale, al fine di facilitarne l’inclusione e la partecipazione sociale.

No digital gap: Il digitale come strumento di inclusione e socialità

I volontari attivano sportelli di facilitazione digitale tout court, affiancando ed assistendo gli utenti in tutte le difficoltà che riguardano l’uso del digitale nel quotidiano, con l’obiettivo di promuoverne l’accrescimento delle competenze di base.

In entrambi i progetti della durata di un anno, è prevista una formazione obbligatoria dei volontari sui valori del Servizio Civile e, più nello specifico, sulle competenze digitali e la loro attività di assistenza e accompagnamento agli anziani nell’uso delle tecnologie digitali, sia in presenza che a distanza.

Prevista un’attività di indagine e rilevazione sulle competenze digitali degli interessati, attraverso la somministrazione, il caricamento e la rielaborazione di questionari dedicati, definiti ad hoc da Ancos.

Il servizio civile digitale, promosso come sperimentazione nel 2022, è finanziato con i fondi del PNRR e rientra fra le iniziative legate al programma nazionale Repubblica Digitale, mirato a ridurre anno dopo anno la percentuale di persone prive di competenze digitali, favorendone la diffusione e promuovendo l’inclusione sociale attraverso l’impiego delle nuove tecnologie.

I volontari aiutano gli anziani a registrarsi e accedere ai servizi online della pubblica amministrazione, come la carta d’identità elettronica, il fascicolo sanitario elettronico, la prenotazione delle visite mediche, il pagamento delle bollette, la richiesta di bonus e agevolazioni. Inoltre, i volontari insegnano agli anziani a usare le applicazioni e le piattaforme di comunicazione, informazione, intrattenimento e socializzazione, come WhatsApp, Skype, Facebook, YouTube, Netflix, Spotify e a proteggersi dai rischi e dalle truffe online.

I progetti di servizio civile digitale rappresentano infatti, un’occasione di crescita e arricchimento sia per i volontari che per gli anziani. I volontari acquisiscono competenze digitali e trasversali, come la comunicazione, la relazione, la mediazione, la gestione dei conflitti, la risoluzione dei problemi, la creatività, la leadership, la responsabilità, la cittadinanza attiva. I beneficiari, invece, migliorano la loro autonomia, la loro partecipazione, la loro qualità di vita, il loro benessere psicologico e sociale. Inoltre, si crea un legame intergenerazionale basato sullo scambio di esperienze, conoscenze, valori, emozioni.

I progetti sviluppati dall’ANCoS, sono un esempio di come la formazione sia uno strumento fondamentale per ridurre il digital gap e favorire l’inclusione sociale. La formazione non è solo un’attività didattica, ma un processo di apprendimento permanente, che coinvolge tutti gli attori della società, a qualsiasi età e in qualsiasi contesto. La formazione è una sfida e un’opportunità, che richiede impegno, curiosità, apertura, collaborazione, innovazione. Ma anche un diritto e un dovere, che consente di acquisire le competenze necessarie per affrontare le sfide del presente e del futuro, in un mondo sempre più complesso e dinamico. La formazione è un valore e una risorsa, che contribuisce allo sviluppo personale, professionale, sociale, culturale ed economico delle persone e delle comunità.

Come ha detto Nelson Mandela, “L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo”. E come ha aggiunto Malala Yousafzai, “Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”. Queste due citazioni, che rappresentano un climax e un paradosso, evidenziano l’importanza e il potere della formazione, che può trasformare le vite delle persone e della società. I volontari del servizio civile digitale sono la prova di questo, e meritano il nostro apprezzamento e il nostro sostegno.