Deve vincere la vita: campagna di sensibilizzazione sui disturbi alimentari

Il Covid-19 ha esasperato una condizione già precaria e difficile dovuta ai Disturbi del Comportamento Alimentare che coinvolgono milioni di famiglie e sono la prima causa di morte tra gli adolescenti dopo il suicidio e gli incidenti stradali. Si stima che in Italia a soffrirne sono circa 3 milioni, (il 5% della popolazione), oltre 70 milioni nel mondo, senza considerare il sommerso e i casi non evidenti o non dichiarati. Nel 20% dei casi si arriva al suicidio, oltre 3.000 decessi l’anno nel nostro Paese dovuti ai DCA.

Il Sistema Sanitario Nazionale mostra un aumento allarmante di questo devastante male di vivere divenuto piaga sociale ed emergenza mondiale. Mille donne di tutte le età, etnie, religione e condizione sociale hanno prestato quest’anno la propria immagine per sostenere il messaggio di vita e di speranza “Per te che sei (im)perfetta così come sei, un capolavoro unico e irripetibile” per dire stop ad anoressia, bulimia e ogni forma di violenza, stereotipo e dipendenza.

Si tratta di malattie che non conoscono bandiere, politiche o religiose e l’unica via per vincere è l’unità e la riconciliazione. E’ un’epidemia silente, un “cancro dell’anima”. La salute mentale va tutelata anche attraverso battaglie socio-culturali, sottolinea Nadia Accetti, fondatrice di Donna Donna onlus, che ha ritratto, insieme al fotografo Salvatore Arnone, sotto una pioggia di rose rosse le donne degli scatti protagoniste della mostra itinerante che dà il via alla Campagna 2021 Solo l’Amore salva di sensibilizzazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare.

Tra le donne scese in campo a sostegno di questa “missione di pace” c’è la straordinaria presenza delle Forze Armate, Polizia di Stato, Esercito, Marina Militare, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e delle rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma unite insieme a tantissime altre donne per rompere il silenzio, la paura e l’indifferenza e sostenere un messaggio di vita e speranza.

Un’edizione speciale con testimonial d’eccezione: le categorie più esposte durante i mesi della Pandemia: Medici di famiglia, Infermiere, Farmaciste, Psicologhe, Donne della Grande Distribuzione, Chimiche, Donne delle pulizie, Donne del trasporti, Donne della scuola.

Una task force di mestieri, uniti per celebrare la vita, far scoprire i propri talenti, dare speranza a chi è solo e dimostrare che ognuno di noi merita dignità e amore, donne UCID, Astrofisiche, Dipendenti Confartigianato, ANCoS APS (da anni supporta le iniziative di Donna Donna), Donne Impresa di Confartigianato, Religiose, Società scientifiche, Confagricoltura Donna, Azione Cattolica, UCID, Unitalsi, Sportive.

donna donna

Immagini e parole per capire, testimonianze a patrocini autorevoli come Ministero della Salute, Regione Lazio, Fimmg, Ordine dei Farmacisti, Pastorali Sanitaria della Diocesi di Roma, CREA , Comune di Assisi e Diocesi di Assisi, Comune id Viterbo, Anci Sicilia oltre che i messaggi di solidarietà di tutte le religioni, prime fra tutte la Comunità Ebraica di Roma che da anni è in prima linea per divulgare questo messaggio.

Protagonista è la libertà e il coraggio di essere sé stesse con tutte le proprie fragilità, ma con la gioia di vivere e di testimoniare la bellezza oltre gli stereotipi che non ha peso né età, spiega Nadia Accetti, che ha subito in prima persona la violenza e sfiorato la morte a causa di una malattia durata oltre dieci anni. Una gioia che la stessa Accetti, ha conosciuto solo dopo avere lottato contro questa patologia e dopo aver faticosamente compreso che non è il cibo il nemico da combattere.

I DCA sono espressione di un disagio psicologico e relazionale che si manifesta come una vera e propria dipendenza, né più e né meno di droga o alcool. Per il loro violento impatto psicologico sono causa di una vera e propria morte dell’anima e di conseguenze gravissime per la salute come quelle cardiovascolari, metaboliche, di diabete e di malattie dell’apparato digerente con inevitabili e altissimi costi sociali. E’ l’affermazione di Paola Medde, Psicologa e Psicoterapeuta. Il problema dei DCA non va assolutamente trascurato perché in continuo aumento negli ultimi anni, sottolinea Stefania Ruggeri, ricercatrice e nutrizionista del CREA Alimenti e Nutrizione. Dobbiamo prevenirli in tempo sensibilizzando bambini e adolescenti all’amore per il cibo e per se stessi e soprattutto ricordare ai genitori di essere sentinelle attente ai comportamenti dei propri figli, perché molti di questi disturbi possono essere curati se presi nelle loro fasi iniziali.

Il cibo è il rifugio e l’anestetico per non sentire il dolore del profondo disagio interiore. Per anni, nonostante le abbuffate non sentivo più il sapore dei cibi e avevo perso il gusto della vita, racconta Nadia, Anoressia, bulimia, binge eating, ortoressia, vigoressia, non servono etichette per capire, ma l’importante è comprendere che non ci si deve vergognare di chiedere aiuto.

L’invito rivolto dalla Campagna insieme a tutte le donne che la sostengono è che bisogna rompere la paura del giudizio e liberarsi dei condizionamenti di una società troppo spesso matrigna, stereotipata e violenta, lavorando sulle cause che portano molti giovani a cadere in queste malattie, prima di tutte violenze e bullismo.

Donna Donna Onlus non si è mai fermata con i numerosi progetti di informazione, sensibilizzazione e prevenzione, specialmente nelle scuole, così da spingere ad intervenire ai primi segnali e ad uscire allo scoperto senza paura né vergogna. Progetti diretti soprattutto ai giovani come “Scuola – Centro d’ascolto” perché una diagnosi precoce aumenta la possibilità di un intervento efficace e risolutivo.

Le prime copie della pubblicazione saranno donate agli ospedali di Roma, in collaborazione con la Pastorale Sanitaria di Roma, e la mostra toccherà varie zone del territorio Nazionale e per la prima volta presso i supermercati, grazie all’adesione dei supermercati Fresco Market, Tuodì e InGrande. Un’ importante occasione di riflessione proprio in un luogo dove il Cibo è padrone. “Non è il cibo il nemico da combattere”, si vuole dire “Gustiamo insieme la vita!”. Le date , rispettando le norme anti Covid, saranno riportate sul nostro sito.

Il calendario è disponibile sul sul sito dell’Associazione e con una libera donazione, che verrà disposta a sostegno del progetto, sarà donato un laccetto porta mascherine fatto a mano.

Citando alcuni testi della pubblicazione “mettiamo la mascherina togliamo le maschere”, “Bisogna contagiarsi tutti di un sano entusiasmo e ottimismo, dimostrare che qualunque sia la nostra storia, i nostri errori, i nostri drammi il meglio deve ancora venire” DEVE VINCERE LA VITA!

Contatti per maggiori informazioni

donnadonnaonlus.org

Email: info@donnadonnaonlus.org –  donnadonnaonlus@gmail.com

tel. 393.0131278