La bottega dei mestieri: il progetto che unisce anziani e giovani artigiani tra Padova e Rovigo
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Trasmettere il sapere artigiano alle nuove generazioni e, al tempo stesso, restituire un ruolo attivo agli anziani. È questa la sfida de “La bottega dei mestieri: Intelligenza artigiana come generatrice di valore per la comunità”, il progetto lanciato dal comitato provinciale ANCoS Padova in collaborazione con Confartigianato Polesine e sostenuto dalla Regione del Veneto attraverso il bando sull’invecchiamento attivo.
La Bottega dei Mestieri e la trasmissione del sapere artigiano
L’iniziativa, presentata nei giorni scorsi anche presso la sede della Provincia di Padova, punta a coinvolgere artigiani in età pensionabile, tra i 55 e i 70 anni, che nei prossimi mesi entreranno in classe, nei laboratori e nelle botteghe per raccontare ai giovani il mestiere imparato in decenni di esperienza. Una trasmissione di saperi manuali, valori e tradizioni, ma anche un’occasione di crescita per gli stessi anziani, che troveranno spazi di partecipazione e nuove motivazioni.
La Bottega dei Mestieri tra Padova e Rovigo
I numeri raccontano un Veneto che cambia. Nel 2010 gli over 65 rappresentavano il 20% della popolazione, nel 2024 sono già il 25%. Parallelamente, diminuisce il numero dei ragazzi che scelgono percorsi professionali legati all’artigianato.
Il risultato è un doppio rischio: da un lato la dispersione di competenze, dall’altro l’isolamento degli artigiani anziani, che si ritrovano senza eredi professionali e senza occasioni di protagonismo sociale.
È in questo scenario che prende corpo il progetto di ANCoS. L’idea è trasformare una fragilità in risorsa, valorizzando l’anziano come punto di riferimento e stimolando i giovani a riscoprire mestieri che sono parte integrante della storia economica e culturale del territorio.
Laboratori intergenerazionali e scambio di competenze
Il cuore dell’iniziativa sono i laboratori e i corsi organizzati nelle province di Padova e Rovigo. Qui gli artigiani anziani, ex falegnami, sarti, calzolai, orafi e tanti altri maestri del “saper fare”, incontreranno studenti degli istituti professionali e giovani apprendisti. Non sarà solo una lezione tecnica: la bottega diventerà un luogo simbolico, dove l’esperienza maturata in una vita di lavoro incontra l’energia e la curiosità delle nuove generazioni.
Ma la trasmissione non è a senso unico. I ragazzi, infatti, avranno il compito di insegnare agli artigiani l’uso delle nuove tecnologie: dall’informatica di base agli strumenti digitali, fino alle applicazioni dell’intelligenza artificiale. Un incontro a due voci, in cui memoria e innovazione si contaminano.
Obiettivi sociali e valore comunitario del progetto
Ridurre l’isolamento degli anziani, dare valore alla loro storia professionale e rafforzare i legami di comunità: sono questi i principali obiettivi di La bottega dei mestieri. Per i giovani, invece, l’iniziativa rappresenta un’occasione di formazione fuori dai canoni tradizionali, capace di trasmettere non solo un mestiere, ma anche un modo di vivere il lavoro fondato sulla cura, sulla dedizione e sul senso di responsabilità.
A rendere possibile tutto questo è una rete di attori che unisce istituzioni, scuole, associazioni e volontariato. Confartigianato Padova e Confartigianato Polesine lavorano fianco a fianco per dare al progetto un respiro interprovinciale, in grado di coinvolgere comunità diverse ma unite dalla stessa tradizione artigiana.
Le testimonianze: Fabbian, Dall’Aglio e Marcolin
A sottolineare il valore dell’iniziativa è il presidente di Anap Confartigianato Padova, Lino Fabbian: “Con questo progetto vogliamo dimostrare che il sapere artigiano non appartiene soltanto al passato, ma è una risorsa viva che può essere trasmessa e rinnovata grazie al dialogo tra generazioni. Gli anziani artigiani custodiscono competenze, valori e tradizioni che rischierebbero di andare perduti; i giovani, dal canto loro, portano entusiasmo, nuove prospettive e strumenti innovativi. La relazione intergenerazionale diventa così un ponte prezioso: da una parte rafforza il senso di comunità, dall’altra crea opportunità concrete di crescita personale e professionale. È in questo incontro che nasce il futuro dell’artigianato, capace di unire memoria e innovazione al servizio della società.”
Anche il presidente di ANCoS Padova, Gianluca Dall’Aglio, ha voluto evidenziare la portata sociale del progetto: “La Bottega dei Mestieri è un esempio concreto di come l’esperienza non vada considerata un peso, ma un motore di crescita collettiva. Quando un anziano artigiano incontra un giovane, non si scambia solo una tecnica: si costruisce una relazione che arricchisce entrambi. Il nostro obiettivo è che questa esperienza diventi un modello, capace di moltiplicarsi nei territori e di rafforzare il tessuto delle nostre comunità.”
“Lo scambio di competenze tra generazioni rappresenta un valore aggiunto straordinario, soprattutto in un momento in cui le imprese faticano a reperire manodopera qualificata. La possibilità di trasferire non solo conoscenze tecniche e il nostro “saper fare”, ma anche la passione e la motivazione che stanno all’origine dell’imprenditorialità, è un patrimonio inestimabile – sottolinea il presidente di Anap Rovigo, Tiziano Marcolin -. Questo progetto assume inoltre una valenza sociale di grande rilievo, se consideriamo che nella nostra provincia la popolazione over 65 è in costante crescita, mentre assistiamo a un calo demografico e a un crollo delle nascite. La società sta invecchiando e a questi cittadini, a questi pensionati, dobbiamo garantire una qualità della vita che eviti solitudine e isolamento. Con i percorsi di docenza nelle scuole, l’impegno nel volontariato e le iniziative di invecchiamento attivo, i nostri soci potranno continuare a dare un contributo prezioso, trasformando l’esperienza di una vita in un motore di crescita per i giovani e per l’intera comunità”.