Ritrovarsi al Museo: un percorso di inclusione e cultura

Nel cuore del Piemonte, nasce un’iniziativa che illumina il cammino dell’inclusione sociale e culturale: il progetto “Ritrovarsi al Museo”. Ideato dalla dottoressa Miriam Mandosi e sostenuto dalla Fondazione Carlo Molo Onlus e promosso da ANCoS Aps Roma e Provincia, questo progetto pionieristico si rivolge a persone affette da Alzheimer o malattie neurodegenerative e ai loro caregiver, offrendo loro un’ancora di salvezza nel mare della memoria e dell’arte.

La fase pilota ha gettato le basi per un dialogo costruttivo tra il mondo dell’arte e quello della cura, con un programma di formazione per professionisti museali, medici e operatori socio-sanitari. Questo percorso, guidato dalla stessa Miriam Mandosi e dal dottor Massimo Marianetti, ha aperto nuove prospettive sull’importanza dell’arte come strumento terapeutico e di inclusione.

Il ciclo di visite alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, dedicato agli utenti del Caffè Alzheimer dell’associazione ASVAD, ha rappresentato un momento di incontro e di condivisione, dove l’arte diventa veicolo per riscoprire sé stessi e il mondo circostante. La partecipazione di figure chiave come il presidente di ANCoS Roma e Provincia, Edoardo Schina, e la responsabile progetti per l’accessibilità della Fondazione Molo, Daniela Trunfio, testimonia l’importanza e il sostegno che il progetto ha ricevuto. L’ANCoS tiene a cuore l’inclusione sociale, realizzando progetti dedicati, come il progetto di museoterapia, con la preziosa collaborazione di operatrici professioniste dell’Associazione CoopAcai – Phoenix e del Centro Sperimentale Alzheimer del Fatebenefratelli di Roma.

Con l’imminente diffusione delle linee guida per i musei e i centri Alzheimer che desiderano unirsi a questa rete territoriale, “Ritrovarsi al Museo” si appresta a diventare un faro di speranza, non solo per il Piemonte ma per l’intera comunità nazionale. Questo progetto non è solo un amico della rete dei Musei Toscani per l’Alzheimer, ma un alleato di tutti coloro che credono nell’arte come mezzo di guarigione e di integrazione.

In conclusione, “Ritrovarsi al Museo” non è semplicemente un progetto, ma una promessa: quella di un mondo dove l’arte e la cultura sono accessibili a tutti, diventando strumenti di supporto e di arricchimento per chi vive il viaggio dell’Alzheimer. È un invito a non dimenticare l’importanza dell’inclusione, a riconoscere il valore terapeutico dell’arte e a celebrare la dignità e la forza di ogni individuo.