San Guglielmo: l’uomo, l’eremita, il beato e il patrimonio di Scicli

La città di Scicli ha dedicato una giornata di studi alla figura di San Guglielmo, Patrono e riferimento spirituale della comunità. Un appuntamento di alto profilo culturale, capace di coniugare ricerca storica, analisi scientifica e tutela del patrimonio culturale.

Il convegno “San Guglielmo: l’uomo, l’eremita, il beato” ha rappresentato un momento di riflessione condivisa. Un’occasione per approfondire la conoscenza del Santo attraverso linguaggi e discipline diverse.

Il convegno come strumento di valorizzazione del territorio

L’iniziativa è stata promossa da ANCoS Ragusa, Confartigianato Imprese Ragusa, Diocesi di Noto e comune di Scicli. Un lavoro di rete che ha messo al centro il dialogo tra istituzioni, mondo accademico e cittadinanza.

La mattinata, ospitata al Cinema Teatro Italia, ha aperto il confronto sul contesto storico e antropologico. Gli interventi hanno ricostruito il profilo umano e spirituale di Guglielmo Cuffitella. Particolare attenzione è stata riservata al rapporto tra l’eremita e il territorio ibleo. Un legame che ancora oggi alimenta tradizioni, percorsi devozionali e memoria collettiva.

convegno scicli san guglielmo

Tra i temi affrontati, il ruolo dei cammini sacri siciliani ha assunto un valore strategico. Un patrimonio immateriale che collega luoghi, comunità e spiritualità. Questo approccio ha rafforzato la lettura di San Guglielmo come figura radicata nel paesaggio umano e culturale. Non solo santo venerato, ma testimone di una storia condivisa.

Il pomeriggio nella Chiesa Madre: il valore del restauro

Nel pomeriggio i lavori si sono spostati nella Chiesa Madre, cuore simbolico della devozione cittadina. Qui si è entrati nel merito degli interventi di restauro e delle nuove indagini scientifiche. Il recupero del busto argenteo e dell’Enkolpion ha restituito valore e leggibilità a opere di grande pregio. Un intervento condotto con metodo rigoroso e pieno rispetto storico, un progetto finanziato grazie al 5×1000 ANCoS.

chiesa madre scicli san guglielmo

Le relazioni hanno approfondito anche la dimensione iconografica e simbolica delle opere. Un passaggio fondamentale per comprendere il linguaggio visivo legato al culto del Santo. L’analisi ha permesso di leggere il busto reliquiario non solo come oggetto artistico. Ma come testimonianza viva di fede, storia e identità comunitaria.

Reliquie e scienza: una lettura integrata

Uno dei momenti più significativi del convegno è stato dedicato alle analisi sui resti mortali del Beato. Le indagini hanno applicato metodologie scientifiche avanzate, nel rispetto della tradizione religiosa. Lo studio delle reliquie ha consentito di delineare un profilo biologico inedito di San Guglielmo. Un risultato che arricchisce la conoscenza storica e rafforza l’autenticità del culto.

san guglielmo comune scicli convegno

L’intero percorso di restauro e ricerca è stato possibile grazie alle risorse del 5 per mille. Un contributo che ha sostenuto concretamente la tutela del patrimonio locale. L’impegno di ANCoS Ragusa, attiva sul territorio con progetti culturali e sociali, ha garantito qualità e continuità.

Scicli, cultura e futuro

L’Amministrazione comunale ha ribadito il valore strategico di iniziative come questa. Valorizzare la storia significa rafforzare l’identità e la proiezione futura della città. Il coinvolgimento delle scuole ha reso il convegno anche un momento educativo. Un ponte tra generazioni, fondato sulla conoscenza e sul rispetto delle radici. Scicli conferma così il proprio ruolo come laboratorio di cultura, fede e partecipazione.

Torna in alto