Inclusione a Pompei: cultura e lavoro per le disabilità

Un progetto che unisce agricoltura, storia e solidarietà

A Pompei, sta nascendo un modello innovativo di inclusione sociale e lavorativa. Il progetto “Tulipano” trasforma campi e vigneti in spazi coltivati da persone con disabilità, offrendo opportunità di autonomia e un legame speciale con il territorio.

Questa iniziativa, sostenuta dal Parco Archeologico e dalle cooperative sociali, dimostra quanto la cultura possa diventare volano di crescita e partecipazione. Qui, le persone più fragili trovano un impiego concreto che valorizza le loro capacità e favorisce la socializzazione.

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Foto fonte ilroma.net

Il sostegno delle istituzioni e la visita del Ministro Locatelli

La portata di questo progetto è stata sottolineata dalla visita del Ministro Locatelli, che ha incontrato i lavoratori e le famiglie, definendo Pompei un “esempio di inclusione che diventa patrimonio condiviso”. Il ministro ha ribadito l’importanza di costruire comunità accoglienti, capaci di tutelare i diritti e i sogni di tutti.

Il ruolo di ANCoS Roma nel sociale e nella cultura

Anche noi di ANCoS Aps Roma Città Metropolitana guardiamo con ammirazione a questo modello, perché da sempre crediamo che la cultura sia strumento di coesione sociale. Da anni l’Associazione di Promozione Sociale ANCoS, grazie al 5×1000, realizza e sostiene progetti che intrecciano solidarietà, arte e formazione.

Abbiamo contribuito al recupero di beni storici, realizzato corsi gratuiti di alfabetizzazione digitale per anziani e promosso eventi culturali aperti a tutti, con particolare attenzione alle fasce più fragili della popolazione.

Una cultura che diventa inclusione

Quello che accade oggi a Pompei è la dimostrazione concreta che fare rete tra istituzioni, associazioni e cittadini produce risultati straordinari: si valorizza il patrimonio artistico e naturale, si creano occasioni di lavoro e si combatte l’emarginazione.

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Foto fonte: www.ilroma.net